
Il paragone che salta subito alla mente leggendo "Un giorno questo dolore ti sarà utile" è quello con Holden Caulfield: James è alle prese con l'avvento dell'età adulta, con la necessità di prendere delle decisioni, e come Holden sceglie la fuga. Ciò che cambia è il mondo che li circonda e la sua complessità. James è alle prese con una madre affettata e stressata, il cui terzo matrimonio è appena naufragato durante il viaggio di nozze, un padre che vive per il lavoro e che si vuole sottoporre ad un intervento di chirurgia estetica, una sorella arrivista ed egocentrica, fidanzata con un professore sposato. La famiglia Sveck è il ritratto di un mondo, il nostro, allo sbando, smarrito, in cui i veri valori, le cose genuine e semplici sono ormai smarrite, e dove il dolore e la solitudine sono così forti e persistenti da essere quasi dimenticati. L'unica via per James è la fuga, seppur rocambolesca. L'alternativa è quella che gli fornisce Nanette: accettare il dolore come qualcosa di formativo, che ci fa crescere, migliorare e che ci guida verso vie nuove e migliori.
"Questo dolore un giorno ti sarà utile" è uno splendido romanzo di formazione contemporaneo (uno dei migliori letti negli ultimi anni insieme a "Qualcuno con cui correre") e una spietata e lucida critica della nostra società. Cameron scrive in modo leggero, tagliente e divertente. Da leggere, assolutamente, anche se avete passato i diciotto anni.