domenica 13 maggio 2012

"Bel Ami", Guy de Maupassant


George Duroy è un giovane mediocre, senza particolari talenti. Dopo essere stato nella legione francese di istanza in Algeria, tenta la fortuna a Parigi. Non è istruito né particolarmente dotato, ma è determinate, di bel aspetto e piuttosto fortunate. Per un caso fortuito incontra Forestier, un vecchio compagno d'armi con una avviata carriera di giornalista al quotidiano “La vie française”. Grazie ai suoi modi affabili, alla sua bellezza e alla sua scaltrezza, Duroy riesce a conquistare un posto al giornale e nella società dai ricchi intellettuali parigini.  l'irresistibile ascesa di George passa per una serie di dame ricche e potenti, delle quali diventa amante e confidente, conquistandosi il nomignolo di Bel Ami. Ma la sua sete di denaro e di potere pare implacabile e, per raggiungere sempre nuovi traguardi, gli inganni, le trame e le finzioni di Duroy diventano sempre più ardite e crudeli.
Ah, Bel Ami, Beli Ami. Mai protagonista di romanzo mi fu più odioso. Di pagina in pagina lo detestavo con più forza, via via che il suo arrivismo e la sua arroganza crescevano desideravo sempre più che il suo destino lo punisse per le sue intollerabili malefatte. George Duroy è privo di qualunque talento, ed è simbolo della ricerca del successo e della ricchezza fini a se stessi. Bel Ami è una sorta di velina dell’Ottocento. L’immagine che penso meglio riassuma la sua parabola e la sua vita è proprio la scena finale del libro: mentre esce dalla chiesa dove ha appena ingaggiato un matrimonio di interesse che lo renderà milionario alza lo sguardo e scorge il palazzo del Parlamento e ogni suo pensiero si focalizza sul suo nuovo ambizioso obiettivo. “Bel Ami” è un ottimo romanzo, di grande attualità, una riflessione sui mezzi che siamo disposti ad usare per arrivare laddove desideriamo. Seppur con qualche grossolana mancanza dal punto dell’intreccio (personaggi che compaiono e scompaiono senza troppe spiegazioni, riflessioni e spunti presto abbandonati) lo stile breve e sintetico e la feroce critica nei confronti di tutte le classi sociali, dai nobili ai borghesi parvenu, rendono sicuramente unica questa storia dalla trama semplice. 

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