Long Island, 1960. Ethan Allen Hawley è commesso di un negozio di alimentari e padre di famiglia amorevole. Conosciuto
da tutti per la propria moralità e onestà, Ethan proviene da una ricca famiglia
di balenieri ormai decaduta a causa delle ingenti perdite causate da cattivi
investimenti da parte di suo padre dopo la Seconda guerra mondiale. L’unica
cosa che resta delle passate glorie è la casa padronale in cui vive con la
moglie Mary e i due figli adolescenti Ellen e Allen, oltre ad un baule pieno di
ricordi e una laurea ad Harvard. Egli pare non avere ambizioni né desideri di
rivincita, ma solo un forte senso del dovere e della giustizia. La sua quieta e
misera vita routinaria viene però erosa giorno dopo giorno dalle persone che lo
circondano: Mary e i due figli non fanno che fargli pesare la loro povertà e
loro basso status sociale, il proprietario del negozio in cui lavora e che un
tempo era appartenuto agli Hawley, un siciliano di nome Marullo, tenta di insegnargli
come ingannare i clienti, il signor Baker, proprietario di una banca ed amico
di vecchia data della sua famiglia, lo accusa di non essere intraprendente e
cerca di trasmettergli i trucchi per diventare uno spregiudicato uomo d’affari.
La profonda nobiltà d’animo di Ethan e la sua estrema serietà gli hanno sempre
impedito di comportarsi in modo iniquo o disonesto ma un giorno, esasperato
dalle pressioni esterne dei suoi cari e dalla sensazione sempre più pressante
di non aver il posto nel mondo che merita, la luce di onestà che lo illumina si
spegne improvvisamente ed egli mette a punto uno spietato piano per arricchirsi,
sulla base del motto “soldi fanno soldi”.
Steinbeck scrisse questo libro nel 1961 ed
è l’ultimo romanzo pubblicato in vita (“In viaggio con Charley” del ‘62 è una
sorta di travelogue, un diario di
viaggio). Nel 1962 venne insignito del premio Nobel per la letteratura per il
suo lavoro che durava ormai da quasi trent’anni. L’attenzione di Steinbeck per
i problemi sociali, il fallimento dell’uomo e per i peccati veniali
dell’America degli anni Cinquanta e Sessanta, che gli valsero l’onorificenza,
sono tutti pulsanti e vivi nella storia di Ethan e delle pressioni che lo stile
di vita americano impone ai suoi cittadini. La vera poetica del romanzo è
racchiusa probabilmente in questa frase:
“Gli ci volle del tempo per
imparare come van le cose in America, ma lo imparò, lo imparò eccome. ‘Bisogna
fare la grana. Questo è il punto primo!”.
Lo imparò. Non è scemo. Stette
attento al primo punto.”
Ethan è emblema dell’uomo onesto che viene
schiacciato e sconfitto dal sistema. L’unico modo per riscattarsi è il denaro,
e questo pare poter provenire solo da atti fraudolenti e disonesti. Rinnegare
il proprio onore, la propria coscienza e i propri valori, nonché i propri stessi fratelli, questa la parabola che porta alla ricchezza e al rispetto
nell’America di Steinbeck. Ethan ne uscirà distrutto, ma lo capirà troppo tardi
e non tanto per la voce della sua coscienza, ormai sopita, quanto nel vedere
suo figlio, che ambisce ad una fatua carriera televisiva, imbrogliare e non
provare alcun rimorso, e nell’intravedere in quel piccolo mostro ciò che egli
stesso è diventato.
Un romanzo di denuncia morale e sociale
sullo stile di “Furore”. Una scrittura secca e dura, quasi telegrafica, senza
toni apertamente accusatori o moralisti, per lasciar spazio solo ai fatti e
alla condanna netta che da essi trapela.
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