venerdì 9 dicembre 2011

Una passione che arriva da lontano (1)

Nel momento in cui ho deciso di tenere questo blog mi sono messa a riflettere su questa mia passione smodata e viscerale per i libri. Ho una serie infinita di ricordi legati alla lettura, all’ascolto di storie raccontate dai miei genitori. Quindi via via ho deciso di raccontarne qualcuno per me particolarmente significativo. Il primo ricordo che serbo è di me davvero molto piccola, nel letto sotto le coperte. La luce è quella calda e fioca dell’abat-jour e la voce è quella di mio padre. Mi racconta per la milionesima volta la mia fiaba preferita, tratta da un enorme libro dalla copertina consumata. Ricordo ancora quel libro con tenerezza: la copertina ruvida e bianca, con una coppia di conigli disegnati a china nera, e alcuni scarabocchi a penna blu aggiunti da mia sorella, impossessata da “estro artistico”. La fiaba di intitolava “Il Viaggiatore di Timbuctù”. Pensavo non l’avrei mai ritrovata e invece internet ancora una volta mi ha salvata! È bastato scrivere su Google alcune frasi che ricordavo a memoria (dopo almeno 20 anni che non la sentivo!) per ritrovarla immediatamente.
Bon borobòn, bon borobòn...

- Chi è che bussa al mio porton?

- Aprite, Sire, sono arrivato,
il mio viaggio è terminato.
- Vieni da lontano o da vicino?
- Da mille miglia e un pezzettino,
da mille miglia e un po’ di più: 
arrivo adesso da Timbuctù.
- Per la strada, cos’hai veduto?
- Un mulino su un noce fronzuto,
e il mugnaio che era un can barbone
che salutava tutte le persone. 
- Oh, che bugiardo! Guardie, a me,
vada in prigione sui due pie’!
Bon borobòn, bon borobòn...
- Chi è che bussa al mio porton?
- Aprite, Sire, sono arrivato,
il mio viaggio è terminato.
- Vieni da lontano o da vicino?
- Da mille miglia e un pezzettino,
da mille miglia e un po’ di più: 
arrivo adesso da Timbuctù.
- Per la strada, cos’hai veduto?
- Un cane scendeva da un noce fronzuto,
e aveva le orecchie e la codina
tutte bianche di farina...
- Hai detto il vero! Guardie, a me,
liberatelo sui due pie’!
Bon borobòn, bon borobòn...
- Chi è che bussa al mio porton?
- Aprite, Sire, sono arrivato,
il mio viaggio è terminato.
- Vieni da lontano o da vicino?
- Da mille miglia e un pezzettino,
da mille miglia e un po’ di più: 
arrivo adesso da Timbuctù.
- Che cos’hai visto, dimmi un poco?
- Ho visto l’acqua prendere fuoco:
bruciavano stagni, fiumi e laghetti,
fontane, sorgenti e ruscelletti.
- Oh, che bugiardo! Guardie, a me,
vada in prigione sui due pie’!
Bon borobòn, bon borobòn...
- Chi è che bussa al mio porton?
- Aprite, Sire, sono arrivato,
il mio viaggio è terminato.
- Vieni da lontano o da vicino?
- Da mille miglia e un pezzettino,
da mille miglia e un po’ di più: 
arrivo adesso da Timbuctù.
- Per la strada, cos’hai veduto?
- In un prato mi sono seduto, 
e c’erano lì tra le margherite
tre code di pesce abbrustolite.
- Hai detto il vero! Guardie, a me,
liberatelo sui due pie’!
Bon borobòn, bon borobòn...
- Chi è che bussa al mio porton?
- Aprite, Sire, sono arrivato,
il mio viaggio è terminato.
- Vieni da lontano o da vicino?
- Da mille miglia e un pezzettino,
da mille miglia e un po’ di più: 
arrivo adesso da Timbuctù.
- E cos’hai visto per strada di bello?
- A Parigi ho visto un uccello,
in cima a una torre seduto stava
e tutto il cielo con l’ali oscurava.
- Oh, che bugiardo! Guardie, a me,
vada in prigione sui due pie’!
Bon borobòn, bon borobòn...
- Chi è che bussa al mio porton?
- Aprite, Sire, sono arrivato,
il mio viaggio è terminato.
- Vieni da lontano o da vicino?
- Da mille miglia e un pezzettino,
da mille miglia e un po’ di più: 
arrivo adesso da Timbuctù.
- E cos’hai visto di interessante?
Una nuvola gigante
che a mezzogiorno faceva sera
da Parigi alla Riviera. 
- Hai detto il vero! Guardie, a me,
liberatelo sui due pie’!
È una fiaba per bambini ma il suo ritmo incalzante, il ripetersi di questo ritornello musicale, la narrazione di fatti completamente fantasiosi e l’evocare luoghi lontani, esotici… tutto questo è quello che amavo, e che ancora oggi, in fondo, cerco nei romanzi che leggo: evasione, fantasia, avventura, un ritmo trascinante che mi conduca per mano fino in fondo alla narrazione. È anche grazie a questa favola che oggi sono una divoratrice di storie, non potevo non dedicarle un post!



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